Beppe Severgnini

Editorialista del Corriere della Sera
Contributing opinion writer The New York Times

Bsev è nato il 26 dicembre 1956 a Crema (Cremona), dove ha studiato fino alla maturità classica.

I suoi libri, tutti pubblicati da Rizzoli, sono bestseller (= molti li hanno comprati, qualcuno li ha letti e magari graditi).

I libri più recenti: “La vita è un viaggio” (Rizzoli 2014) e “Italiani di domani” (Rizzoli, 2012). Dal 1998 conduce il forum ‘Italians’ (italians.corriere.it).

Dal 2009 si diverte (e s’impegna) su Twitter.

Bsev ha scritto quattro ritratti nazionali: ‘Inglesi’ (1990), ‘Un italiano in America’ (1995), ‘La testa degli italiani’ (2005) e ‘La pancia degli italiani. Berlusconi spiegato ai posteri’ (2010).

Due libri sulla lingua: ‘L’inglese. Lezioni semiserie’ (1992) e ‘L’italiano. Lezioni semiserie’ (2007). Tre libri di viaggio: ‘Italiani con valigia’ (1993, ediz. agg. 1997), ‘Manuale dell’imperfetto viaggiatore’ (2000), ‘Italians. Giro del mondo in 80 pizze’ (2008). E l’autobiografia ‘Italiani si diventa’ (1998) – il suo preferito e, ovviamente, quello ha venduto meno.

‘Un italiano in America’, col titolo ‘Ciao, America’ (2002) è diventato un National Bestseller negli USA. ‘La testa degli italiani’, col titolo ‘La Bella Figura’ (2006) è stato New York Times Bestseller, ed è tradotto in quindici lingue.

Appassionato di calcio, Beppe ha scritto per la ‘Gazzetta dello Sport’ dal 2001 al 2011, ed è autore di una multipla dichiarazione d’amore alla squadra del cuore, raccontata dal disastro al trionfo: ‘Interismi’ (2002), ‘Altri interismi’ (2003), ‘Tripli Interismi’ (2007) e ‘Eurointerismi’ (2010, dopo il Triplete).

I quattro volumi sono raccolti nel ‘Manuale del Perfetto Interista’ (edizione definitiva), col quale si è congedato dal racconto sportivo.

Ha scritto per ‘The Sunday Times’ (1992-1993), ‘The Economist’ (per cui è stato corrispondente dall’Italia 1996-2003), ‘The New York Times Syndicate’ (2007-2009), “The Financial Times” (2010-2012). Nel 2004, a Bruxelles, è stato votato ‘European Journalist of the Year’.

Ha vinto anche altri premi, ma il più importante – assicura – è rappresentato dalla stima e dall’affetto dei lettori.

Laureato in diritto internazionale a Pavia, dopo un periodo presso la Comunità Europea a Bruxelles è stato corrispondente a Londra per ‘il Giornale’ di Montanelli (1984-1988), inviato in Europa Orientale, Russia e Cina (1988-1992), distaccato presso ‘The Economist’ a Londra (1993), corrispondente a Washington D.C. per ‘la Voce’ (1994-1995).

Nel 2013 è stato Isaiah Berlin Visiting Scholar a Oxford e Visiting Fellow a Ca’ Foscari-Venezia.

Ha tenuto un corso alla scuola di giornalismo ‘Walter Tobagi’ dell’Università degli Studi di Milano (2010-2012), e ha visitato il Massachusetts Institute of Technology (MIT) come Research Fellow/Writer in Residence (2009).

Ha insegnato a Middlebury College Vermont (2006), Milano-Bocconi (2003 e 2006), Parma (1998) e Pavia (2002), che lo ha scelto come «laureato dell’anno» nel 1998 e 2011.

Nel 2001 la Regina Elisabetta II gli ha conferito il titolo di Officer of the British Empire, O.B.E. e nel 2011 il Presidente Giorgio Napolitano lo ha nominato Commendatore della Repubblica italiana.

E’ presidente dell’Inter Club di Kabul, Afghanistan (e solo di quello).

È sposato con Ortensia e ha un figlio, Antonio.