Ricercatrice del CNR mi occupo di comunicazione e divulgazione scientifica su temi di interesse ambientale e in particolare su clima e meteo.
Nella mia attività ho spesso a che fare con i dati e mi confronto quasi quotidianamente con la difficoltà di renderli interessanti restando col dubbio di quanto poi vengano davvero compresi.
Con alcuni colleghi stiamo lavorando ad un modello data-to-conversation, capace di trasmettere i dati raccolti dai sensori in modo automatico usando il linguaggio naturale.
In questa logica ogni sensore potrebbe diventare anche un animatore di comunità locale; dall’Internet delle Cose all’Internet dei Luoghi?